2025- Gita Gola del Furlo
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Giornata culturale e conviviale tra soci, parenti e amici, trascorsa presso la “Gola del Furlo”

In data 21 maggio scorso la Delegazione Sezionale ANPS “Emanuele Petri” di Urbino, retta dal Delegato Renato Pasqualini, ha organizzato per i soci ANPS, parenti e amici, una giornata da trascorrere serenamente in compagnia presso la “Gola del Furlo”, nota località turistica dei Comuni di Acqualagna e Fermignano, situata tra i monti Pietralata e Paganuccio, creata dalla forza erosiva del fiume Candigliano che l’attraversa in tutta la sua lunghezza, circa 3 km. Il luogo è Riserva Naturale Statale ed offre uno dei più spettacolari panorami italiani, ricco di flora e di fauna, nonché di bellezze storico/culturali, artistiche e archeologiche.

Visita alla Chiesetta di Santa Maria delle Grazie.
la Chiesetta venne costruita in epoca post rinascimentale sopra al più antico tracciato stradale dell’antica via Flaminia Romana, a ridosso della galleria dell’Imperatore Vespasiano risalente al 76 d.C. In epoca antecedente, nel medesimo luogo, i romani vi avevano costruito prima una Mutatio (stazione di posta lungo una strada romana) e poi una Taberna (ambiente dedicato nell’antica Roma ad attività commerciali), locali utilizzati per cambiare i cavalli, far riposare e rifocillare i corrieri ed i viandanti che numerosi attraversavano la gola del Furlo, importantissima via per il collegamento commerciale fra l’Adriatico e Roma. All’interno della Chiesetta, dove sono ancora presenti alcune opere scultoree e artistiche, vi è un’uscita laterale che percorrendola, su di un tratto di strada dell’epoca caratterizzata da solchi di carri, permette di raggiungere, un’altra galleria di epoca romana detta “minore” da cui deriva l’attuale denominazione di Passo del Furlo, termine conseguente da Forulus “Forolo”. Entrambe le gallerie evidenziano ancora i caratteristici tagli realizzati sulla roccia a piccone e scalpello. Data l’importanza della storica Chiesetta, su iniziativa del Comune e del Comitato della Croce Rossa di Fermignano, dall’aprile del 2024, è stata inserita tra i luoghi protetti dallo “scudo blu” che è il simbolo internazionale che indica i beni culturali che devono essere preservati da qualunque azione di guerra o conflitto armato. Grazie alla collaborazione fornita dal socio effettivo in congedo Massimo Bertulli, nonché V. Presidente del già citato Comitato della C.R.I. di Fermognano, la visita alla Chiesetta è stata arricchita di dettagliate informazioni fornite dallo storico Prof. Giulio Finocchi che ha svolto funzioni di guida.

visita al Museo del Territorio del Furlo dedicato all’Ispettore Generale del Corpo Forestale dello Stato “Lorenzo Mannozzi – Torini”.
Il museo, visitato con la collaborazione di una guida messa a disposizione dalla stessa direzione museale, ha ricevuto molto interesse per l’itinerario conoscitivo che offre un’immagine integrata del Territorio del Furlo ed il rapporto dell’uomo con le risorse della zona. La parte museale comprende le seguenti tre sezioni:
- geologica (1°) e paleontologica (2°) dove si possono osservare vari esemplari delle rocce e dei fossili del Furlo; - faunistica (3°) dove sono esposti al pubblico numerosi esemplari di specie animali appartenenti, in prevalenza, alle classi di uccelli e mammiferi che “abitano” il territorio del Furlo. Tra gli animali esposti i più rappresentativi vi sono l’aquila reale e il gufo reale, vari esemplari di rapaci diurni, notturni e infine i lupi appenninici. Grazie alla disponibilità concessa dal sig. Maurizio Saltarelli, noto come il “signore delle aquile del Furlo”, con specifiche competenze e conoscenze nel campo della tutela e del benessere degli animali, nonché collaboratore di importanti trasmissioni televisive anche nazionali, tra cui il programma “Geo” di Rai Tre, si sono appresi particolari e caratteristiche inedite dei suddetti animali, in particolare delle aquile, i cui nidi si trovano sulle ardite pareti del monte Paganuccio. Il museo, infine, comprende un ultimo interessante reparto dedicato al lavoro, negli anni “30” del secolo scorso, nelle cave del Monte Pietralata, con esposti attrezzi maggiormente utilizzati, nella stessa epoca, dai cavatori o dagli scalpellini, quando il lavoro era eseguito con la sola forza delle braccia.

visita all’Abbazia di San Vincenzo o “di Petra Pertusa”.
l’Abbazia, una dei più antichi monasteri benedettini marchigiani, sorge sulla riva sinistra del fiume Candigliano, lungo la via Flaminia, nei pressi della Gola del Furlo. Nel tempo ha avuto la sua prosperità grazie alle offerte, molte generose, che facevano i pellegrini ed i viandanti per ringraziare Dio, dopo essere riusciti ad attraversare indenni l’acqua del fiume. L’antica e interessante storia dell’Abbazia di San Vincenzo è stata raccontata, in sede di visita, dal socio sostenitore Giancarlo Ascani, esperto di arte. La sua edificazione è incerta e alcuni resti di fortificazione fanno pensare che possa risalire al VI secolo ma, altri elementi, ne sposterebbero la data intorno al X secolo. Stando ad alcuni documenti il monastero nell’anno 970 era abitato da molti
monaci; inoltre, secondo un’antica leggenda, dal VI al XVII secolo avrebbe custodito le reliquie di San Vincenzo vescovo di Bevagna, ivi trasportate dagli abitanti della città umbra distrutta dai Longobardi.

visita al Santuario della Madonna della Misericordia del Pelingo.
sorge alle falde del monte Pietralata. La sua edificazione, risalente al XIV secolo, fu voluta dalla famiglia Pelingo possidente di terreni in quel luogo. Il santuario fu ampliato nel secolo scorso. Il Santuario, che conserva tutt’ora un antico dipinto della Madonna di autore ignoto, è meta di numerosissimi pellegrini in quanto luogo di profonda devozione mariana, intriso di storia e leggenda, nonché custode di antiche immagini sacre e testimonianze di fede popolare.
Grazie alla disponibilità del Rettore del Santuario, Don Luigi Carciani, nell’antica Chiesa è stata celebrata una Santa Messa dall’Assistente Spirituale della Polizia di Stato Don Valer Galanti, alla quale hanno partecipato numerosi soci ANPS e loro familiari. Questi é stato collaborato dal Frate Gianfranco Priori, Rettore del Santuario della Madonna del Lambro (FM), con il quale è legato da ultra quarantennale amicizia. La giornata si è conclusa con un convivio, svoltosi presso il “ristoro del pellegrino”, che ha visto la partecipazione di tutti i soci ANPS e amici (più di 50 persone). Frate Gianfranco Priori, dell’ordine dei cappuccini, come già detto, è Rettore del Santuario della Madonna del Lambro; è ambasciatore del territorio dei sibillini nel mondo ed è stato insignito come Marchigiano dell’anno 2013 e 2014. Inoltre è noto anche come “Frate Mago”, vero talento della magia di fama internazionale, ha allietato gli intervenuti con numerosi spettacolari e coinvolgenti giochi di magia. In passato si è esibito in trasmissioni Rai, Mediaset e su numerosi palcoscenici internazionali. Il suo scopo principale è quello di comunicare “il Vangelo della Gioia”, missione cara al defunto Papa Francesco
nei confronti del quale, nell’anno 2019, presso la Sala Nervi del Vaticano, aveva pure eseguito un gioco di magia facendogli trovare, sotto alla papalina, la carta da gioco che lo stesso Pontefice aveva scelto. Nella circostanza Papa Francesco, esterrefatto e rimasto a bocca aperta, gli aveva esclamato ”…tu sei un diavolo…”
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